lunedì 6 giugno 2011

Villocentesi o Amniocentesi ?????????


Purtroppo – o per fortuna non saprei valutare se è più un pregio o un difetto– sono una persona fortemente razionale e non riesco a vivere “nell’ignoranza” di non sapere.
Anche per la mia prima gravidanza, nonostante al momento del concepimento della Vi avessi 29 anni, ho deciso che avrei optato per un’analisi invasiva, per sapere se dal punto di vista genetico tutto stesse funzionando in modo corretto.
Ho fatto l’amniocentesi.
Non posso dire che ero tranquilla, le settimane antecedenti il prelievo e quelle passate in attesa dei risultati sono state cariche di preoccupazioni e timori ma in cuor mio sapevo e oggi ancor di più so di aver fatto la scelta migliore.
Non ne faccio un discorso religioso, etico o morale; trovo sia giusto dare alle donne la giusta libertà di scelta nel voler sapere e poi decidere altrettanto liberamente cosa fare.
Io ancora più sinceramente non so cosa avrei fatto e soprattutto cosa farei ma avere la consapevolezza per me è un primo passo importante verso qualsiasi decisione si possa o si debba prendere.
Anche questa volta, a 33 anni, ho deciso per l’indagine genetica e cromosomica.
E questa volta sono ancora più convita, ho una responsabilità maggiore anche morale nei confronti di Vi.


Inizialmente avevo optato per la villocentesi, sono andata da un genetista (a detta di tutti uno dei migliori di Milano) per una consulenza, abbiamo chiacchierato, mi ha spiegato rischi e benefici del prelievo dei villi coriali ed ho preso il mio appuntamento.
Peccato che sull’onda dell’entusiasmo ho deciso di parlarne alla mia famiglia (composta anche da medici) che sull’onda del pessimismo ha cominciato a farmi terrorismo psicologico.
A Milano non dico che sia di moda fare la villocentesi ma conosco sicuramente più persone che hanno fatto questo tipo di prelievo escludendo di fare l’amniocentesi.
Nella mia città di origine invece c’è ancora il tabù che la villocentesi; si fa solo in caso davvero di rischio conclamato di malformazioni e non per scelta.
E così con il tarlo che qualcosa potesse andare storto, che qualcosa potesse succedere al mio “semino” ho mestamente annullato il mio appuntamento, tra l’altro pagando un conto salatissimo per la sola consulenza, e preso appuntamento per l’amniocentesi.
Ed eccomi qui, da un lato arrabbiatissima con tutti perché come al solito hanno messo becco e bocca in una mia scelta, se pur sofferta comunque MIA…e dall’altro impaurita perché a breve farò il prelievo.
Impaurita che qualcosa possa andar storto e a questo punto non saprei con chi prendermela (con chi mi ha consigliato?? A quest’ora se avessi fatto la villo la “pratica” sarebbe stata già chiusa, io avrei avuto i miei risultati e sarei stata più serena e non ci sarebbero stati ne SEMA) e ovviamente impaurita per i risultati.
È davvero difficile avere la serenità giusta per fare la scelta che noi riteniamo essere la più corretta e importante per noi.
Mi ero ripromessa di non farmi più influenzare da nessuno e invece mi trovo nella solita situazione…ma se 2 medici, 2 zie ti parlano a cuore aperto, si espongono, vanno oltre il parere puramente medico è giusto essere egoiste e far finta di nulla o è giusto ripensarci e valutare correttamente e razionalmente cos’è meglio?
Ma soprattutto cos’è meglio?
Purtroppo non ho una risposta, so solo che mi sono fatta coinvolgere in una scelta emotivamente troppo carica di significati e so che passerò le prossime serate in attesa, in ansia e in preghiera che il mio “semino” stia bene…perché di una cosa sono sicura
LO AMO ALLA FOLLIA! 

1 commento:

  1. Mai lasciarsi influenzare dall'opinione di nessuno...men che meno da quello delle zie! Milano. Anch'io amavo alla follia il mio semino che aveva fatto finalmente centro,dopo 4 inseminazioni andate male.
    37 anni: opto per l'amniocentesi senza sapere che la differenza con la villo è soprattutto una... Nel caso in cui si "debba" decidere di interrompere la gravidanza,il bimbo va partorito.
    13 giorni esatti dal prelievo, la telefonata...è down. Convocati dal reparto di genetica di un famosissimo ospedale che fabbrica 6.000 bambini all'anno, ci tolgono anche l'ultima illusione che potesse trattarsi di un errore. Non c'è giorno che Dio non mandi sulla terra, che io non pensi a questo bambino che non ho voluto. Partorito con tanto dolore dentro e fuori dopo 17 ore di travaglio, a due giorni dal termine utile per la legge,sentendomi chiedere se avessi voluto provvedere da me alla tumulazione,se avessi voluto vederlo,se avesse un nome...Rimescolata dopo un paio d'ore nel reparto "patologia della gravidanza" insieme a tutte le altre. Le altre che i loro bambini li aveva ancora in pancia...
    Questa è l'amniocentesi.
    Elisabetta

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